No non devi buttarlo in questo caso anche se è nero, si tratta di uno speciale prosciutto, ma di quale animale? I dettagli.
Molti vedendolo credono si tratti di prosciutto andato a male, ma spiace deludervi non è assolutamente vero. Si tratta di un alimento che può essere consumato e che non è dannoso per la salute. In realtà, il prosciutto nero è quello d’anatra, chi lo ha assaggiato sostiene che si tratti di una vera delizia.
L’alimento pare essere molto apprezzato, del resto questo discorso vale anche per l’anatra in generale. Non tutti lo sanno, ma ha un sapore davvero che lo distingue, la dolcezza si unisce alle sfumature legnose e inoltre si scioglie in bocca, ma andiamo a scoprire qualcosa in più su questo alimento.
A primo impatto, potrebbe sembrare prosciutto andato a male e, dunque, non più buono per essere consumato, ma è veramente così? La risposta è no ed è riconducibile al fatto che non si tratta di vero prosciutto, ma d’anatra. Come abbiamo già detto, non è molto diffuso, ma è bene sottolineare che è diventato una punta di diamante delle cucine gourmet. Oggi l’obiettivo è quello di capire come viene prodotto e tutti i dettagli che riguardano questo alimento.
In primis, è bene sottolineare che si tratta di un prodotto stagionato che viene ricavato dal petto d’anatra, meglio noto nel nostro paese come magret. Il taglio, è bene sottolineare che arriva da anatre allevate appositamente per la produzione del foie gras e viene sottoposto ad un processo di salatura e stagionatura. Per intenderci, il processo è uguale alla lavorazione del prosciutto tradizionale, dunque, quello che abitualmente molti comprano. Il sapore, però, è bene sottolineare, è molto diverso: è molto più intenso, inoltre è più duro e dolce del tradizionale.
Può essere mangiato con formaggi stagionati, ma è opportuno non spingere troppo, così da gustare al meglio il prosciutto d’anatra. Come viene lavorato? In primis, si seleziona del Magret, il petto deve essere di alta qualità, l’obiettivo è quello di andare alla ricerca di un buon strato di grasso, subito dopo il petto viene ricoperto di sale grosso e viene lasciato riposare per ore.
Subito questa fase, il sale viene rimosso e si procede versando spezie, tra queste: erbe aromatiche, parika, pepe, aglio. In seguito, viene avvolto in un canovaccio pulito e bisognerà attendere circa 6 settimane. Trascorso il tempo necessario si potrà consumare, ma in che modo? Come antipasto, per fare delle buone insalate, per il risotto. Insomma, ancora poco noto questo alimento, ma pare che metta tutti d’accordo.
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