Quando andiamo al supermercato quasi tutti facciamo questo errore senza pensare alle conseguenze: la prossima volta farai di sicuro più attenzione!
Tutti noi andiamo al supermercato almeno una volta alla settimana. Fare la spesa è infatti una delle attività da svolgere regolarmente se non vogliamo rischiare di rimanere senza nulla da mangiare a casa o se non vogliamo finire con il dover ordinare ogni giorno qualcosa al delivery con gravi ripercussioni sul portafogli, oltre che sulla linea.
Tuttavia, per quanto il supermercato sia per noi un luogo conosciuto e a cui siamo abituati, ci sono dei dettagli a cui dobbiamo prestare la massima attenzione se non si vuole finire in situazioni indesiderate.
In particolare, c’è un errore che commettiamo quasi sempre tutti senza nemmeno accorgercene. In apparenza potrebbe sembrare un gesto normale, ma in realtà può riservare delle conseguenze ‘spaventose’.
L’abbiamo fatto tutti al supermercato, eppure avremmo dovuto pensare meglio alle conseguenze
Per quanto si tratti di un’attività che appartiene alla vita quotidiana, fare la spesa può riservarci talvolta qualche brutta sorpresa. Al di là dei prezzi in continuo aumento e a prodotti non sempre di qualità, c’è un errore che non dovremmo mai commettere se non vogliamo rischiare di andare incontro a serie conseguenze.
Stavolta non stiamo parlando di situazioni pericolose dal punto di vista dell’igiene o della salute. Né tanto meno ci stiamo riferendo ai rischi che si corrono nel lasciarsi influenzare dalle varie strategie di marketing impiegate dai negozi e finalizzate a farci spendere di più.
Di fatto, c’è un altro pericolo che corriamo praticamente ogni volta che andiamo al supermercato. Hai capito di che cosa si tratta? Fai attenzione perché molto probabilmente anche tu fai sempre questo errore senza accorgertene.
Come spiega sul suo profilo Instagram l’avvocato Francesca Gritti, usare la tessera fedeltà di qualcun altro al supermercato può avere delle serie conseguenze. Se si considera che le tessere fedeltà sono personali, in quanto vengono rilasciate dopo aver dato i propri dati e firmato il consenso ai fini della privacy, nel momento in cui la tessere viene rilasciata ad una terza persona diversa da quelle appartenenti al proprio nucleo familiare, permetteremo a questa persona di usufruire di determinati sconti e di accumulare punti per colui che non sta facendo la spesa, ma è l’effettivo titolare.
Quindi potenzialmente si configura una fattispecie di reato, che potrebbe integrare il reato di truffa ai danni del supermercato, perché ci sono dei vantaggi ingiusti attraverso un ‘raggiro’. Ovviamente è difficile che si venga perseguiti, visto che il vantaggio che si acquisisce e il danno che si crea sono minimi.
È accaduto tuttavia che una commessa che aveva dato la sua tessere a dei clienti sia stata poi licenziata per giusta causa. Meglio quindi non correre rischi! Per ulteriori dubbi si consiglia di rivolgersi al proprio legale di fiducia.
