Sai qual è la differenza tra surgelare e congelare un alimento? Non è la stessa cosa

Spesso tendiamo a pensare che surgelare e congelare un alimento siano la stessa cosa, in realtà sono due azioni differenti, è bene capire quando serva una e quando l’altra.

Conservare nel modo migliore i cibi che prendiamo rappresenta il primo passo per poterne garantire sia il sapore sia i suoi valori nutritivi. Essere dubbiosi su come agire in alcuni casi può essere normale, per questo sarebbe bene ascoltare i consigli del punto vendita in cui si è effettuato l’acquisto e verificare quanto poi indicato nell’etichetta. Troppo spesso però si tende comunque a fare confusione su due aspetti differenti, ma che tanti ritengono del tutto simili, ovvero l’indicazione su quando si debba surgelare o congelare qualcosa.

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Sai qual è la differenza tra surgelare e congelare un alimento? Non è la stessa cosa Tedlobsterburger.it

In entrambi i casi, come è facile immaginare, si sfruttano le basse temperature, cosa che si effettua anche quando si deve abbattere qualcosa. Esistono però delle differenze ben precise su cosa si debba fare, la scelta può variare anche sul tipo di alimento, capirlo può essere fondamentale anche per non causare danni alla propria salute.

Surgelare e congelare gli alimenti: come e quando farlo

Nel linguaggio comune spesso tendiamo a usare i termini surgelare e congelare come dei sinonimi, in realtà non possono essere considerati la stessa cosa. Non solo ci sono differenze evidenti nella procedura da seguire, ma uno dei due potrebbe andare bene per alcuni alimenti rispetto ad altri.

donna apre frigo al supermercato
Surgelare e congelare gli alimenti: come e quando farlo Tedlobsterburger.it

Si parla di prodotto congelato quando è stato sottoposto al processo di surgelazione, che consiste nel farlo raffreddare velocemente per arrivare a una temperatura pari o inferiore ai -18 °C. I liquidi cellulari e l’acqua che sono presenti all’interno si ingrandiscono, si potrebbe notare la formazione di piccole parti di ghiaccio se si agisce in modo veloce, qualora questo accadesse si può comunque stare tranquilli, non sono previste modifiche alla qualità e alle proprietà nutritive.

A livello generale possiamo considerare questa tecnica la migliore per le capacità di conservazione che è in grado di garantire (gli errori sono rarissimi, visto che sono le aziende produttrici a effettuarla). Non è difficile per l’acquirente verificare che tutto si sia verificato in maniera impeccabile, ci si può sentire tranquilli se non si registra alcuna fuoriuscita di liquidi o la presenza di ghiaccio all’esterno.

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Tanti tendono a congelare gli alimenti per ridurre gli sprechi – Tedlobsterburger.it

Il congelamento, invece, può avvenire sia a livello industriale sia casalingo da parte di chi ha comprato quel prodotto. A volte, ad esempio, compriamo qualcosa di fresco, ma scegliamo di metterlo in freezer e congelare per poterlo consumare in un secondo momento. In questo caso l’alimento viene prima portato a temperature tra i -7 °C e i -12 °C, per poi essere conservato a temperature tra i -10 °C e i -30 °C. Sono necessarie più di quattro ore per raggiungere il risultato desiderato, per questo si potrebbero notare intorno diversi cristalli più grandi. Non ci si dovrebbe quindi preoccupare particolarmente se ci dovesse esserci la perdita di liquidi dopo lo scongelamento, ma si deve mettere in conto la possibilità di una leggera diminuzione dei valori nutritivi iniziali.

Assodato cosa cambi tra surgelare e congelare un alimento, possiamo quindi comprendere come possa essere ideale decidere di congelare qualcosa per evitare gli sprechi, specialmente se ci si rende conto di avere comprato una quantità eccessiva di qualcosa. Non ci sono particolari preclusioni sulla tipologia di cibo, si dovrebbe avere comunque qualche dubbio in più soprattutto per insalate, formaggi, pomodori freschi e uova, difficilmente il gusto non subirà modifiche, anche se lievi.

È comunque consigliabile chiudere ogni cibo prima di metterlo in freezer, così da evitare in partenza possa esserci la fuoriuscita di odori, oltre a evitare assolutamente di ricongelare qualcosa che era stato già scongelato (meglio inserire un’etichetta con la data relativa al giorno in cui è stata fatta l’operazione).

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