Coca-Cola, scatta il maxi-richiamo: ritirate milioni di bottiglie e lattine

Sono state richiamate milioni di lattine e bottiglie di vetro di Coca-Cola, Sprite, Fanta e altre bevande: il motivo ed i prodotti coinvolti nel provvedimento.

È scattato un maxi richiamo in Europa per milioni di bottiglie e lattine di Coca-Cola, Sprite, Fanta, Fuze Tea e altre bevande. Considerato che il provvedimento interessa numerosi paesi del Continente, non si conosce il numero esatto delle lattine e delle bottiglie di vetro richiamate, ma si parla di “una quantità considerevole“.

Coca-Cola
Coca-Cola, scatta il maxi-richiamo: ritirate milioni di bottiglie e lattine (Tedlobsterburger.it)

Non sarebbero, invece, interessate dal massiccio richiamo le bottiglie in plastica PET, i distributori di bevande e i tetra-pack. A segnalare il provvedimento è stato l’imbottigliatore europeo di Coca-Cola che, scusandosi per il disagio, ha raccomandato di non consumare le bevande che riportano determinati codici di produzione.

Coca-Cola, maxi richiamo di bottiglie in vetro e lattine: il motivo ed i Paesi interessati

L’imbottigliatore europeo della Coca-Cola in Belgio ha segnalato un richiamo massiccio di bevande. Il provvedimento riguarda milioni di lattine e bottiglie di vetro di Coca-Cola, Sprite, Fanta, Fuze Tea, Minute Maid, Nalu, Royal Bliss e Tropico, commercializzate nei seguenti Paesi del Continente: Francia, Belgio, Lussemburgo Paesi Bassi, Gran Bretagna e Germania. Non sarebbe, dunque, compresa l’Italia.

Il richiamo è scattato per via dei livelli eccessivi di clorato contenuti nelle confezioni interessate. Il clorato è una sostanza chimica che può essere presente negli alimenti a causa di alcuni disinfettanti usati per il trattamento dell’acqua e la trasformazione dei cibi stessi.

Lattine Coca-Cola
Coca-Cola, maxi richiamo di bottiglie in vetro e lattine: il motivo ed i Paesi interessati (Tedlobsterburger.it)

Non si conosce ancora il numero di confezioni richiamate, ma secondo lo stesso imbottigliatore, che ha rilasciato alcune dichiarazioni all’Afp (Agence France-Presse), si tratterebbe di una “quantità considerevole”. Nello specifico, il provvedimento riguarda tutte le lattine e le bottiglie in vetro che riportano i codici di produzione da 328GE a 338GE ed in commercio da novembre. Escluse, dunque, le bottiglie in plastica PET, i refrigeratori di bevande e i tetra-pack.

L’imbottigliatore, scusandosi per quanto accaduto, ha rassicurato che tutti i prodotti interessati rimasti invenduti sono stati già rimossi dagli scaffali dei negozi e dei supermercati, ma ha raccomandato a chiunque fosse in possesso delle bevande coinvolte di non consumarle nonostante, come specificato, il rischio per i consumatori è “molto basso”.

Come abbiamo già detto, il richiamo, contrariamente a quello scattato nei giorni scorsi, non riguarda le bevande dei marchi in questione vendute nel nostro Paese. I consumatori italiani, dunque, non corrono alcun rischio, ma possono comunque verificare i prodotti controllando il codice di produzione riportato sul fondo della lattina o sul collo o l’etichetta della bottiglia di vetro.

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