Cottura astice vivo: 5 cose da sapere!
Parliamoci chiaro: la cottura dell’astice andrebbe sempre fatta da vivo, perché questo crostaceo deperisce molto velocemente e, una volta morto, rimane fresco per pochissimo tempo, a meno che non venga sottoposto a particolari processi di surgelamento. Oggi cercheremo di sfatare tutti i miti che accompagnano la cottura di questo squisito crostaceo, e vi daremo qualche dritta su come prepararlo al meglio!
1) L’astice vivo messo a cuocere non soffre!
Moltissime persone si rifiutano di cuocere gli astici da vivi perché convinti che soffrano, probabilmente perché hanno sentito quella leggenda metropolitana che sostiene che gli astici, una volta buttati in pentola “urlino” di dolore. Nulla di più falso: quella specie di sibilo che a volte possono emettere, è dovuto esclusivamente all’aumento di pressione dei gas all’interno del carapace e non ad invocazioni di aiuto!
Gli astici, inoltre, vengono immersi in acqua già bollente, e muoiono all’istante senza venire sottoposti ad inutili sofferenze (soffrono molto di più i pesci, catturati e lasciati a soffocare fuori dall’acqua nelle reti dei pescatori).
2) Gli astici vivi vanno maneggiati con attezione!
Procedendo alla cottura di un astice vivo, gli unici che rischiano di soffrire siete proprio voi: avete fatto caso che questi crostacei vengono venduti con degli elastici intorno alle chele? Beh, non sognatevi di toglierli: non sono frutto della cattiveria di qualche pescatore senza cuore, ma l’unico modo per non farvi pizzicare da quelle vere e proprie tenaglie, estremamente forti perché utilizzate per catturare e triturare le prede. Gli astici vanno assolutamente acquistati e cotti con le “chele legate”, se volete evitare qualche dolorosa sorpresa!
Se poi volete anche evitare che i crostacei si accartoccino su se stessi per colpa del calore della pentola, vi suggeriamo di legarli al manico di un cucchiaio di legno, in modo che rimangano belli distesi: in questo modo, oltre a cuocersi in maniera più uniforme, saranno anche più belli a vedersi una volta cotti!
3) Fate attenzione al colore!
Se nella vita vi siete limitati solo a mangiarli, anche se non ci sarebbe niente di male, probabilmente non siete a conoscenza del fatto che gli astici in natura non sono affatto rossi ma, a seconda delle specie, la loro colorazione può variare dal marrone al bluastro, con striature più o meno scure. Non incontrerete mai un astice vivo rosso fuoco che si aggira sui fondali marini: quel bel colore arancione scuro lo acquista solo dopo la cottura, ed il cambiamento di tonalità della corazza mentre lo si cuoce può diventare una comda “spia” chi avverte che l’astice è pronto!
Mentre il vostro astice cuoce, osservatelo bene: una volta rosso sarete certi che è cotto!
4) L’astice non va mai cotto troppo!
A differenza di quanto possa pensare molta gente, se avete dubbi sui tempi di cottura, è sempre meglio togliere l’astice dal fuoco un po’ prima piuttosto che troppo tardi: l’astice troppo cotto infatti tende a diventare duro e stopposo, e più lo si cuoce più indurisce, rischiando di diventare davvero immangiabile.
Il nostro consiglio spassionato è quello di spegnere il fuoco appena il carapace comincia a diventare rosso, e poi magari lasciare l’astice nell’acqua fino a quando non si sarà freddata.
5) La cottura dell’astice è una questione di matematica!
Sul mercato si trovano astici vivi un po’ di tutte le taglie, anche se i più diffusi pesano più o meno sul mezzo chilo. Il tempo di cottura si calcola in base al peso del crostaceo:
- Un astice di 450 gr deve essere cotto per 5-7 minuti circa.
- Per un astice fra i 600 e gli 800 gr saranno invece necessari dai 9 agli 11 minuti.
Queste ovviamente sono indicazioni di massima: ricordatevi sempre di controllarne il colore e, nel dubbio, spegnete il fuoco, perché è sempre meglio un astice non troppo cotto, piuttosto che uno immangiabile.
Qualche informazione utile ve l’abbiamo data e qualche mito lo abbiamo sfatato: ora sta a voi cimentarvi nella preparazione di questi squisiti crostacei, certi che non soffriranno!
Ted: astici freschissimi, tutti i giorni!
Cosa accomuna il Canada, la patria dell’astice americano, con il cuore di Roma Prati? A Via Terenzio 12 trovate Ted, la prima Lobster House in Italia, dove gli astici arrivano vivi tutti i giorni proprio dal Nord America, e dove tutti i giorni vengono preparati in tutti i modi possibili ed accompagnati con tutto quello che vorrete, anche con il vostro cocktail preferito, perché Ted è anche uno dei migliori Cocktail Bar di Prati!
Date uno sguardo al nostro menu, e decidete voi se preferire:
- Astice al vapore
- Astice alla griglia
- Zuppa di astice
- Caesar Salad con astice
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Ogni porzione è sempre accompagnata dalla nostre speciali patatine e da tante salse di nostra produzione, compresa la Salsa Ted, che dovreste assolutamente provare!
Cosa aspettate a venirici a trovare? Siamo aperti tutti i giorni, dalle 12:00 alle 02:00 di notte, e non vediamo l’ora di incuriosirvi con i nostri piatti sempre nuovi!
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